Partimmo dall’Italia il 29 dicembre alla volta dell’Holiday Island. I primi due giorni ci servirono per ambientarci, anche se lì ti abitui subito a tutto. I preparativi del matrimonio iniziarono effettivamente il 3 (data scelta da noi per sposarci), ma già un paio di giorni prima avevamo deciso a tavolino con i capi, le cose da fare infatti io e Emanuele, su suggerimento loro, avevamo deciso di svolgere la cerimonia sulla punta est dell’isola dove la sera il tramonto era spettacolare e così è stato. La sera del 2 gennaio, Marinella, la nostra assistente che ci ha aiutato in tutto questo, ci ha raggiunti per chiederci se il giorno dopo volevamo fare cambio stanza ed essere più vicini al Beach Bar dove ci saremo sposati (inizialmente volevano fare il matrimonio vicino al bar, così da non essere troppo soggetti al vento, ma ho preferito la punta, sia perché è magica, sia perché speravamo di essere un po’ lontani da occhi indiscreti anche se alla fine poi ci siamo ritrovati con quasi tutto il villaggio che guardava!!!)... se volevo qualcuno che mi tenesse lo strascico (cosa che ho rifiutato), e per dirci che il giorno dopo alle 12 dovevamo ritrovarci con i capi alla reception per organizzare il tutto.
Il 3 inizia con il cambio camera e un’oretta di sole. Alle 12 appuntamento con i capi. Ci fanno firmare il certificato di matrimonio (stupendo), delle altre carte dove dobbiamo mettere i dati dei nostri genitori e di chi mi avrebbe data in sposa a Emanuele, e un paio di foto (quelle della carta d’identità ufficiale) che sarebbero servite per una carta di identità mia e di Emanuele dove risultavamo essere marito e moglie!!!
Tra tutte queste cose ci dicono che alle 14.30 avrebbero cominciato a montare il tutto e se volevamo vedere o suggerire qualche spostamento potevamo farlo. E così dopo aver pranzato, raggiungiamo il posto e ci viene raccontato da Marinella cosa ci sarebbe stato detto durante la cerimonia e poi diamo libertà assoluta agli organizzatori di fare tutto come volevano, c’è da calcolare che la nostra cerimonia è stata la prima in 13 anni che è aperto il resort, quindi immagina com’erano elettrizzati quelli del posto. Nel frattempo continuiamo a prendere il sole, buttando ogni tanto uno sguardo su quello che stavano facendo. Alle 6 ci sarebbe stato il matrimonio (praticamente le 2 in Italia), quindi alle 17 circa rientriamo nel nostro bungalow per farci una doccia.
Il primo che sarebbe uscito sarebbe stato Emanuele, infatti alle 17.30 bussano alla porta i due finti testimoni per accompagnarlo verso “l’altare”. Fuori dal bungalow, dalla parte che dava sulla spiaggia, c’erano il tipo che faceva il video e quello delle foto.
Alle 17.45 arriva Marinella, con i due che suonano i tamburi e quello che regge l’ombrello, per portarmi dal mio sposo. Alla fine partiamo, con il mio bel bouquet e con tutta la calma del mondo, con il mio bel bouquet di margherite bianche e rose rosse e tutta la calma del mondo, d’altra parte lo sposo doveva aspettare!!!
Raggiungo il mio amore che era agitatissimo, tanto che prima che arrivassero a prenderlo non trovavamo più il suo anello.
Che dire, la cerimonia è stata meravigliosa. Il sì, il bacio, un cuore fatto con i fiori nella sabbia dove al mio arrivo lui mi stava aspettando , il taglio della torta, le foto, insomma tutto meraviglioso e poi il rientro al bungalow sempre tutto filmato. Emanuele che mi ha presa in braccio per varcare la soglia della camera, il letto decorato con fiori e foglie in modo meraviglioso, la cena in riva alla spiaggia , gli altri ospiti del villaggio che avevano assistito (non tutti) al nostro matrimonio, gli auguri ricevuti, insomma un sogno.
Prima di andare a letto sono venuti in camera da noi per mangiare una fetta di torta (bella da vedere ma non altrettanto buona), gli animatori che ci hanno raccontato che quando sono arrivati i finti testimoni per prendere Emanuele, e abbiamo chiesto qualche minuto in più, hanno contattato la reception per dire a Marinella, che dovevano aspettare a partire. Si erano organizzati persino con una lavagna dove avevano scritto a che ora dovevano partire, a che ora chi doveva essere dove.. insomma una cosa strepitosa.
La mattina del 4 mi sono svegliata con una gioia nel cuore che porto avanti tutt’ora.
E’ stato tutto un sogno, è stato tutto quanto magico, non poteva andare meglio. Mai avrei pensato che un sogno meraviglioso come quello che custodivo si sarebbe avverato e invece…
Tania ed Emanuele – Martellago (VE)
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