Tutto New York, W la bellezza della Grande Mela!

L’ inizio del 2009 è stato frenetico, nevrotico, teso, agitato, in una parola: magico. Finalmente, messe alle spalle tutte le tensioni della preparazione ci siamo gustati la cerimonia pronti a tuffarci in una nuova ed eccitante avventura: la nostra vita futura insieme!

A traghettarci in questa nuova fase ci ha pensato Viaggi di Nozze organizzando una splendida luna di miele a New York, città che sia io che Ale non vedevamo l’ ora di visitare. La sensazione di essere protagonisti del nostro personale film, l’ abbiamo avuta fin da subito, quando dal taxi che dall’ aeroporto ci avrebbe condotto all’ hotel, abbiamo cominciato a scorgere la familiare skyline che milioni di volte avevamo visto al cinema o in tv, ma che in quel momento era davanti ai nostri occhi.

Arrivando al Radisson Lexington Hotel nel primo pomeriggio, dopo una premurosa accoglienza, non abbiamo perso troppo tempo e ci siamo tuffati nella metropoli. Essendo a due passi dalla Fifth Avenue, abbiamo mandato a monte l’ idea di lasciare lo shopping per l’ ultimo giorno (o meglio IO l’ ho mandata a monte!) perchè tutte le vetrine erano un richiamo irresistibile!

Fattasi ora di cena ci siamo diretti a Times Square; l’ emozione quando siamo usciti dalla metropolitana con la scala mobile e ci siamo trovati sotto i riflettori di tutte le insegne al neon che caratterizzano la piazza è indescrivibile. Era come essere davvero al centro del mondo, dove brulicavano migliaia di persone. E dove abbiamo scattato una cinquantina di foto, comprese quelle nel famigerato Hard Rock Cafè!

Il giorno dopo è stato interamente dedicato alla visita di Central Park, che davvero merita un capitolo tutto suo, perchè oltre agli scoiattoli che ti attraversano allegramente la strada, si possono trovare gruppi in meditazione, padri che tentano disperatamente di insegnare il baseball ai loro figli, ma soprattutto angoli dedicati alle più svariate personalità o personaggi, come la statua dedicata a John Lennon o a Balto.

Il lunedì mattina la sveglia, puntata troppo presto per i nostri standard, ci ricorda che è il giorno della “gita” alla Statua della Libertà. Arrivati alla punta sud di Manhattan, ci dedichiamo alla visita del quartiere finanziario di Wall Street (questo grazie al suggerimento di Romina e Luca che ci avevano fatto acquistare, prima di partire, i biglietti per il traghetto).

Alle 11, puntuali come un orologio, ci imbarchiamo e lasciandoci l’ isola alle spalle arriviamo dalla magnifica Miss Liberty; la giornata, nonostante il vento freddo, è splendida, il cielo è terso e vedere Manhattan dai piedi della Lady è valso i 192 scalini per arrivare alla terrazza! Il pomeriggio lo abbiamo riservato a Ground Zero e osservare l’ enorme spazio lasciato dalle Torri e la profondità del buco, su cui stanno ancora lavorando, fa realmente capire l’ enormità di quanto successo 8 anni prima.

Prima del tramonto riusciamo a fare una passeggiata sul Ponte di Brooklyn, nonostante l’ aria gelida, c’ è una luce davvero magica che si riflette tra i grattacieli e il fiume sottostante che purtroppo non riusciamo a catturare a pieno con la macchina fotografica.

Su tutte le guide turistiche che avevamo con noi, era scritto a chiare lettere che marzo è il mese più piovoso a New York. Ma ancora una volta è stato il sole a darci il buon giorno e per paura di perderci una così bella occassione, siamo andati diretti verso l’ attrativa numero uno della città; l’ Empire State Building. Ho lottato contro le vertigini, mentre l’ ascensore a velocità supersonica in pochi secondi ci ha condotto all’ 86° piano dal quale si gode di una vista superba; l’ intera città ai tuoi piedi!

Nel pomeriggio abbiamo gironzolato in zona dove non sono mancate certo le cose da vedere; il celebre Flat Iron Building, con la sua forma particolare che squarcia il rigido sistema lineare della città, il Madison Square Garden, tempio dello sport newyorkese e naturalmente Macy, il Grande Magazzino più vasto del mondo, con i suoi sei piani dove si può trovare di tutto e dove abbiamo fatto incetta di souvenir, approfittando dei saldi.

Gli ultimi giorni ci siamo dedicati alla visita dei quartieri caratteristici di Little Italy, dove la cucina è ottima ma non l’ italiano, la frenetica China Town e il suggestivo Greenwich Village, tanto tranquillo e vintage da sembrare una città dentro la città. Al momento di ripartire, salutando il Chrysler Building, che ci ha guidato verso l’ hotel (essendo situato proprio dietro!) per tutto il viaggio, ci sentivamo davvero parte di quel mondo elettrizzante!